Manovra

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l’Aula del Senato ha approvato definitivamente la Legge di Bilancio 2023-2025 e Confedilizia formula
le proprie considerazioni. Il presidente della Confedilizia Veneta e vice nazionale Michele Vigne in
un comunicato ne illustra il proprio punto di vista: “Quella che è stata approvata dal Parlamento è –
come abbiamo rilevato in occasione della presentazione del disegno di legge da parte del Governo
– una manovra “necessitata”, sia per via dei tempi ristretti, sia per l’esigenza di dedicare gran parte
delle risorse al caro energia, peraltro anche a beneficio dei proprietari di casa. Così si è espresso,
in apertura del comunicato, Michele Vigne ricordando che “consideriamo apprezzabili, quindi, i
“segnali” dati attraverso l’approvazione di alcune norme specifiche, in particolare quelle riguardanti
due proposte della nostra Confederazione, ma ci aspettiamo presto misure incisive per il comparto
immobiliare.
La prima norma sulla quale diamo una valutazione positiva - ricorda Vigne - è quella che esenta
dall’Imu gli immobili occupati in seguito al compimento di reati, con riferimento alla quale esprimiamo
l’auspicio che venga presto estesa a tutte le occupazioni senza titolo (comprese quelle riguardanti
le fasi “patologiche” dei rapporti di locazione). La seconda è quella che dispone l’erogazione diretta
al proprietario della quota del reddito di cittadinanza destinata al pagamento del canone di locazione.
Due misure di equità che avevamo richiesto per evitare che, in altrettante situazioni ricorrenti, al
danno si aggiungesse anche la beffa.
Al settore immobiliare si riferiscono poi alcune altre norme contenute nel testo definitivo della legge
di bilancio, quali la proroga delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani,
l’incremento del bonus mobili, l’estensione degli incentivi per il superamento delle barriere
architettoniche.
Per il prossimo futuro, prosegue il presidente Vigne, Confedilizia auspica che il Governo voglia
procedere al varo di quelle misure incisive di cui il comparto immobiliare ha bisogno da tempo: il
rilancio degli affitti commerciali (attraverso l’eliminazione della tassazione dei canoni non riscossi,
l’introduzione di una tassa piatta, lo snellimento delle regole contrattuali); la riduzione – in attesa del
suo superamento – della tassazione patrimoniale sugli immobili; l’impostazione di un sistema stabile
ed equilibrato di incentivi per gli interventi edilizi. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, la
Confederazione storica dei proprietari di casa rilancia la propria forte preoccupazione per la
situazione determinatasi - anche per effetto delle scelte del passato Governo - relativamente al
meccanismo della cessione del credito/sconto in fattura, che vede ancora bloccate molte operazioni,
con rischi enormi per i proprietari di casa.