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Aggiornamento del modello di dichiarazione di successione e domanda di volture catastali, delle relative istruzioni e specifiche tecniche per la trasmissione telematica

Si segnala che l’Agenzia delle entrate ha pubblicato sul proprio sito il provvedimento dell’8.11.2023 (che si trasmette assieme ai suoi due allegati) con cui aggiorna il modello di dichiarazione di successione e la domanda di volture catastali, le relative istruzioni e le specifiche tecniche per la trasmissione telematica.
Nel documento viene specificato che “per agevolare i contribuenti e gli operatori, fino al 9 gennaio 2024 è possibile trasmettere le dichiarazioni di successione già predisposte e controllate utilizzando la precedente versione dei rispettivi prodotti software, che necessitano del solo invio all’Agenzia delle entrate”.
 
Clausola penale nei contratti di locazione: importante sentenza della cassazione
 
Facendo seguito a nostre precedenti comunicazioni (da ultimo quella del 28.6.2023), trasmettiamo in allegato (per uso interno) la sentenza n. 30983, depositata ieri, della Corte di Cassazione sul tema della tassazione della clausola penale nel contratto di locazione.
Si tratta di una importante pronuncia in quanto la Cassazione – su ricorso dell’Agenzia delle entrate avverso la sentenza della Commissione tributaria regionale della Lombardia n. 3216/2020 – accogliendo la tesi favorevole al contribuente e respingendo il ricorso dell’Amministrazione finanziaria, ha pronunciato il seguente principio di diritto:
"Ai fini di cui all'art. 21 d.P.R. 131/86, la clausola penale (nella specie inserita in un contratto di locazione) non è soggetta a distinta imposta di registro, in quanto sottoposta alla regola dell'imposizione della disposizione più onerosa prevista dal secondo comma della norma citata".
Si ricorda che si attende anche il pronunciamento della Corte di Cassazione sulla causa pilota affidata dalla Sede centrale all’avv. Giuseppe Melis, professore ordinario di Diritto tributario della Luiss Guido Carli di Roma.
 
Critiche e proposte nell’audizione parlamentare sulla manovra
CONFEDILIZIA: GLI AFFITTI LUNGHI SI FAVORISCONO RIDUCENDO L’IMU E ACCELERANDO GLI SFRATTI,NON AUMENTANDO LA CEDOLARE
 
La Confedilizia è stata ascoltata in audizione dalle Commissioni Bilancio del Senato e della Camera in merito al disegno di legge di bilancio per il 2024.Nel corso del suo intervento, il presidente della Confederazione, Giorgio Spaziani Testa, ha concentrato l’attenzione sulle parti del testo governativo di più precipuo interesse per la proprietà edilizia. In merito all’aumento dell’aliquota della cedolare secca sui redditi derivanti da locazioni brevi, Spaziani Testa ha ribadito la contrarietà della Confedilizia nei confronti di tale misura, contrarietà che permarrebbe anche qualora la norma approvata in Consiglio dei ministri fosse – come preannunciato – modificata nel senso di escludere l’incremento di tassazione in caso di locazione breve di un solo appartamento. Ad avviso della Confedilizia, se l’intento del Governo è quello di favorire le locazioni di lunga durata, la strada da seguire non è quella delle norme fiscali punitive bensì quella degli incentivi e delle tutele. Quanto agli incentivi, la Confederazione ha proposto l’azzeramento dell’Imu – o, in subordine, il suo dimezzamento – in caso di locazione degli immobili abitativi attraverso i contratti cosiddetti concordati, a canone calmierato (l’onere sarebbe di circa 250 milioni di euro nella prima ipotesi e di circa 80 nella seconda) e un chiarimento legislativo circa l’applicabilità in tutta Italia della cedolare secca al 10 per cento per gli stessi contratti. Quanto alle tutele, la Confedilizia suggerisce di accelerare gli sfratti attraverso l’affidamento delle esecuzioni anche a soggetti diversi dagli ufficiali giudiziari.La Confedilizia si è espressa in modo critico anche sulla disposizione che prevede la tassazione delle plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di immobili sui quali siano stati realizzati interventi agevolati dal superbonus. Al proposito, la Confederazione ha proposto: a) di escludere gli edifici in condominio, per i quali l’intento speculativo dei singoli condòmini (essendo rimessa ogni decisione sui lavori comuni all’assemblea) non è, all’evidenza, rinvenibile; b) di far sorgere il presupposto d’imposta solo per le cessioni relative ad immobili acquistati successivamente alla data di entrata in vigore della normativa sul superbonus, per evitare che la norma si applichi anche ai casi di beni acquistati decenni addietro, e quindi in palese assenza di intenti speculativi (casi, peraltro, nei quali il maggior valore acquisito potrebbe dipendere per una minima percentuale all’intervento assistito da superbonus e per la maggior parte da altri fattori).Ulteriori considerazioni critiche sono state formulate, da parte della Confedilizia, riguardo all’incremento dell’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (Ivie) e all’introduzione in capo alle imprese dell’obbligo di assicurare i propri beni, anche immobili, rispetto ai danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali.